Anticamente Nanterre fu un villaggio dei Galli, quindi un centro romano di una certa importanza, in particolare per la sua posizione strategica lungo la strada fra Parigi e la Normandie.
La vicinanza alla capitale francese contribuì certamente alla fama di Nanterre che nei secoli si affermò come un punto di riferimento religioso per aver dato i natali a Sainte Geneviève (Santa Genoveffa), assurta a patrona di Parigi.
Sainte Geneviève nacque, infatti, a Nanterre attorno al 423 ed alla sua morte il Re dei Franchi Clodoveo I fece erigere la maestosa Abbaye Sainte-Geneviève de Paris nel villaggio natale della Patrona, il quale crebbe e prosperò attorno al luogo sacro.

Nel Medioevo e nel Rinascimento Nanterre fu pertanto meta di pellegrinaggi da parte di numerosi fedeli che invocavano Santa Genoveffa e alla rigogliosa Abbazia venne ad aggiungersi, nel Seicento, un seminario pensato per accogliere ed educare i giovani francesi.
L'Abbazia attorno alla quale era sorta Nanterre venne prevedibilmente trasformata nell'età della Rivoluzione Francese, quando divenne un "tempio della Ragione" e furono aboliti gli obblighi feudali che per secoli avevano pesato sui cittadini.
Alla fine dell'Ottocento l'industrializzazione donò un volto nuovo alla città di Nanterre che, da ridente sobborgo d Parigi ricco di campi coltivati e di pascoli, venne ad ospitare numerose fabbriche di grande importanza per l'economia francese, anche per merito della sua posizione nel cuore del paese e delle sue efficienti vie di comunicazione.